Con questa silloge di poesie, prima voce maschile della collana Sfridi diversi, Marco Corbi mostra che la propria esigenza del dire è talmente radicale che scarnifica il linguaggio fino alle estreme conseguenze. Egli immagina una parola che si fa cifra, un’espressione matematica dei sentimenti e dell’oggettività del reale. Ci deve pur essere, sembra che ci dica l’autore, la possibilità di una comprensione razionale di ciò che sembra sfuggire al nostro controllo, deve pur esistere qualcosa, da qualche parte, che agisce come Bronzea necessità.; Ciò nonostante, come rileva lo scrittore Alesandro Scarpellini nella sua prefazione, «il suo scrivere appare esile e leggero. Talvolta, trovo in questa silloge qualcosa dello spazialismo di Lucio Fontana che si mischia ai magici e geometrici dipinti di Piet Mondrian. Ma oltre a queste energie pure e sommerse si dà spazio anche ai fatti comuni della vita come alla finale di Champions League dell’Internazionale Footbal club». Un mescolarsi di stili e contenuti che spiazza e impone al lettore sempre nuovi posizionamenti di senso e punto di vista, come è proprio di chi è capace di aprire nuove strade.; Marco Corbi è nato nel 1968 a Livorno, dove risiede. Ha vissuto e lavorato per dieci anni tra Londra, Roma e Milano. Zero è la sua prima raccolta di poesie.
Marco Corbi
Marco Corbi è nato a Livorno nel 1968 dove risiede. Ha vissuto e lavorato per dieci anni fra Londra Roma e Milano. Con MdS ha pubblicato, nel 2014, la silloge di poesie Zero, che ha avuto un inaspettato successo di pubblico e di vendite ed è stata presentata al salone internazionale del libro di Torino nel 2015. Eptagoni è il suo secondo volume