Con il 2018 l’annuale concorso artistico-letterario di MdS Editore giunge alla sesta edizione, forte della crescita ottenuta grazie alle edizioni precedenti: Macchie d’acqua, TraMare, Radicamenti, Fuori dal Tempo e nel 2017 Dipendenze.
Il tema si presta, come di consueto, a diverse letture; il titolo stesso del concorso contiene in sé la radice del verbo re-flectere dal cui participio passato reflexus deriva appunto questo termine polivalente che può essere declinato in una vasta gamma di significati.
Si parte dalla più immediata, che implica un’azione passiva, indicando un soggetto che “subisce una riflessione” rinviata da una superficie. Tutto ciò che vediamo è frutto di una riflessione; un’azione incondizionata, conseguenza irriflessa, provocata dal riverbero di una porzione dello spettro luminoso sotto forma di luce e quindi di colore e forma. Lo stesso significato il termine lo assume nel contesto fisiologico, nel senso che implica un’azione non volontaria, per cui un riflesso è una risposta immediata del sistema nervoso. Si arriva poi a un significato che è addirittura opposto al precedente, laddove si intenda con questa parola qualcosa “che procede, che nasce da riflessione”, come nell’atto artistico. Volendo poi tornare al senso originario dell’etimo latino, in qualità di aggettivo e in tempi più antichi, “riflesso” significa anche “ripiegato, piegato all’indietro”. Infine il termine indica, come in statistica o in geologia, il frutto di un’azione precedente, traccia naturale o artificiale di un atto primitivo.
In bilico, quindi, tra gli opposti, tra il volontario e l’involontario, tra il voluto e il subìto, tra lentezza e immediatezza, il tema Riflesso lascia largo spazio alla creatività dei partecipanti che potranno interpretarlo letteralmente o con originalità fornendo, come sempre, una ricca tavolozza di sfumature espressive.
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