Racconti in punta di cravatta narra frammenti di vite che si svolgono in città ormai divenute scenari apocalittici, in un mondo caotico e sfuggente dove la realtà ha assunto le sembianze di un incubo.
I personaggi sono quasi tutti dei vinti esistenziali: prigionieri delle loro ipocrisie e della loro solitudine, pongono il proprio io al centro dell’universo scoprendo, quasi per caso, che esistono anche gli altri.
Originale e tagliente quanto basta, Sardiello si dimostra un narratore esordiente di grande interesse. A suo agio con le scritture teatrali, tratta i propri racconti come soggetti e affida la regia a una voce narrante distaccata che mette il lettore di fronte alle assurdità del mondo.; I racconti sono seguiti da due opere teatrali con lo stesso stile dei racconti: Il Cappio e il Sorriso (messo in scena in teatro a partire da ottobre 2013) e Scacco al re (terzo premio, sezione teatro, nel concorso letterario nazionale Città di Mesagne 2010).
Vincenzo Sardiello
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