Ero dunque sono, intenso romanzo di Tiziana Morrone, nasce e si sviluppa spegnendosi pian piano il crepuscolo della memoria, l’oblio di chi non sa più di esistere nelle cose, nei giorni, nello sguardo dei propri cari. Tra queste pagine di analisi alla dimenticanza, si fanno spazio, balenando qua e là come fragili rose, l’amore, la speranza, l’affetto e l’aiuto costante verso chi è colpito da cecità della memoria. Queste le parole con cui Mauro Corona si riferisce alla storia di Corrado Bertini, un esperto di botanica che sceglie di mettere radici e aprire una piccola serra sull’Appennino pistoiese, vicino all’Abetone, pensando di invecchiare tra genuinità e bellezza. Maria vive di fronte a casa sua. È giovane, entusiasta e coltiva la stessa passione per fiori e piante, tantoché inizia a lavorare con lui. I due creano un forte legame, nonostante la consistente differenza di età. Quando Corrado si ammalerà di Alzheimer, Maria gli rimarrà vicino, scegliendo di essere la sua caregiver. La terribile malattia riscoprirà una parte della vita vissuta dall’uomo nella Spagna della dittatura franchista, e metterà a dura prova Maria, destabilizzandone la vita e gli affetti, fino quasi ad annientarli. Una narrazione avvincente, delicata e forte al tempo stesso, che entra in punta di piedi nel mondo di una malattia devastante, che purtroppo non lascia scampo all’oblio di se stessi e dei propri cari. Quella di Corrado non è tuttavia una storia triste, perché ci insegna che l’amore esiste, anche quando si è dimenticato il volto di chi ce ne fa dono.
Tiziana Morrone
Tiziana Morrone nasce sulla montagna Pistoiese nel 1979 dove tutt’ora vive circondata da boschi generosi e cullata da tramonti che pennellano i crinali. Lavora in un centro di riabilitazione come operatore socio sanitario ed è mamma di due bambini. L’entusiasmo è il colore delle sue giornate e il motore delle sue passioni. Predilige la comunicazione in ogni sua forma e nel tempo libero ama dipingere, leggere e scrivere storie. Ha pubblicato Arduino e la combriccola del bosco (Ouverture 2013), Pomodoro. La rana che non sapeva saltare (MdS 2014) che ha anche illustrato oltre a Lupopesce & Volpemagica (MdS 2016). Ha pubblicato il romanzo Ero dunque sono (MdS, 2016). In tutto ciò che nasce dalle sue mani traspare l’amore per il suo territorio.