“Perché scrivere un racconto?” questa raccolta inizia con una domanda che l’autore, Guido Genovesi, pone a se stesso e al lettore. Trenta racconti (più uno) che fanno della “dis-connesione” il filo rosso che li unisce e li caratterizza, laddove disconnettersi non significa più solo scollegarsi dalla Rete, ma anche dissociarsi dalla realtà – e da se stessi –, evidenziarne certe disfunzioni in modo grottesco e surreale, dissacrarla attraverso una lente tragicomica e paradossale. “Il racconto è una fotografia alla quale basta un solo particolare”, ecco che questa raccolta si configura come un album di immagini: una può essere realistica, un’altra fantastica, una più umoristica, un’altra surreale e grottesca, e il tutto può amalgamarsi in un insieme. I testi sono stati “dissezionati” in quattro filoni principali: disconnessioni appunto, disfunzioni, dissacrazioni, dissociazioni. Trenta racconti per quattro sottoinsiemi che, se da un lato estendono il campo semantico delle storie e dei personaggi che li animano, dall’altro li compattano attraverso una fitta serie d’intersecazioni e interconnessioni tra di loro.
Guido Genovesi
Guido Genovesi è nato a Pisa nel 1965 e vive a Pontedera. Nei momenti in cui si è connesso con la realtà, ha fatto il giornalista pubblicista, preso una bella laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Pisa, è stato proprietario di un negozio di dischi, ha lavorato in televisione, radio, cinema, scritto racconti e poesie, collaborato con riviste satiriche. Questa è la sua prima pubblicazione per la casa editrice MdS.